Parco a mare allo Sperone, la parola ai cittadini per le eventuali osservazioni

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In data 15.11.2023 con deliberazione n.328 il Consiglio Comunale ha approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art.19 del D.P.R. 327/2001, il progetto dell’intervento denominato “Parco a mare allo Sperone”, finanziato con fondi del P.N.R.R. – M5c2 – Investimento 2.2 – P.U.I. Città Metropolitana di Palermo.

Il progetto prevede la trasformazione a parco di una vasta area della costa che insiste in prossimità di via Messina Marine. 

Gli elaborati di progetto sono visionabili anche tramite il seguente link:

 https://drive.google.com/drive/folders/1FvhOm5sXzzi84pJOAyKFZQGtAMxOqxHx?usp=sharing o presso il “Servizio progettazione lavori e interventi sulla costa, parchi e riserve” – Polo Tecnico – Via Ausonia 69 – Palermo – il mercoledì ed il venerdì mattina dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

Nei trenta giorni successivi alla data di pubblicazione del presente avviso (1-12-2023) chiunque può presentare osservazioni, ai sensi e per gli effetti della L.R. 19/2020, art. 26 c. 15 16 e 20, da inoltrare per posta all’indirizzo di cui sopra o tramite i seguenti indirizzi PEC o mail:

[email protected][email protected]

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12 Thoughts to “Parco a mare allo Sperone, la parola ai cittadini per le eventuali osservazioni”

  1. punteruolorosso

    in un articolo ho letto che si interverrà anche in via messina marine, portando le corsie da due a quattro. una pessima idea, a mio parere, perché va in controtendenza rispetto all’idea di restituire il mare i palermitani. da un lato si fanno questi bellissimi parchi, dall’altro li si rende irraggiungibili, creando una specie di circonvallazione fra la città e il mare. ci metteranno i sovrappassi, i sottopassi, i semafori?
    si parlava di spostare la movida sul mare. frotte di avvinazzati e drogati che attraverseranno il lungomare a piedi, pronti ad essere investiti da quelli che lo attraverseranno in macchina. non avete idea della pericolosità di quella strada.
    l’unica soluzione resta l’interramento di parte di via messina marine, del foro italico, della cala e di via crispi. un tunnel lngo circa 3km, collegato a parcheggi sotterranei in corrispondenza dei luoghi d’interesse (foro italico, molo trapezoidale, stazione porto dell’anello…). l’uscita sarebbe dall’altro lato, in viale francia, sulla circonvallazione. in questo modo, tutto il traffico pesante e non verrebbe messo sottoterra, e le aree in superficie si potrebbero riqualificare, con grandi risvolti anche economici per tutta la città.

  2. BELFAGOR

    Da “ Repubblica” del 1/12/23
    “INTESA TRA ENTE PORTO E COMUNE: IDEE IN CONCORSO PER RIFARE IL LOOK AL FORO ITALICO
    “È quasi pronto il bando per il concorso internazionale di idee da lanciare all’inizio del prossimo anno che darà una nuova identità al Foro Italico realizzato 23 anni fa. Tutto all’interno dell’accordo quadro tra il Comune e l’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale che ha istituito un tavolo tecnico per affrontare tra tutte le questioni di interesse comune, soprattutto lungo le aree di interfaccia città-porto.
    . «Con il Comune abbiamo pensato a un concorso internazionale di idee — dice Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale — Il percorso che seguiremo è identico a quanto fatto per il progetto di interfaccia, attualmente in fase di realizzazione. Non daremo un inutile premio in denaro, il premio consisterà nella progettazione definitiva ed esecutiva che permetterà all’opera di accedere ai finanziamenti per la costruzione».
    I migliori professionisti internazionali potranno presentare le loro idee per rifare il look ai tre chilometri del Foro Italico che dal Molo sud arrivano fino al litorale della foce dell’Oreto, dopo il porticciolo di Sant’Erasmo.
    Pontili, strutture galleggianti, padiglioni temporanei per creare zone d’ombra nella grande area verde che resterà un parco fruibile a tutti.
    Il concorso chiede ai professionisti anche di pensare alla valorizzazione di tutta la parte del Foro Italico che non costeggia il mare. Il grande marciapiede dove c’è il palchetto della musica, dunque, ma anche Porta dei Greci e le mura delle Cattive.
    La prossima primavera si potrebbero già tirare le somme delle idee arrivate attraverso il bando. Le opere, invece, che ovviamente non prevedono nuove costruzioni, potranno essere realizzate nell’arco di un anno da allora.
    «Il concorso servirà a dotarsi di proposte architettoniche, urbanistiche e paesaggistiche per rendere questa pregiata area ancora più bella e dotata di adeguata servizi per la cultura, lo sport e il tempo libero», dice l’assessore Maurizio Carta che sta seguendo l’iter con Monti.”

    P.S. Ottimo….ma.
    “La prossima primavera si potrebbero già tirare le somme delle idee arrivate attraverso il bando…. Il concorso chiede ai professionisti anche di pensare alla valorizzazione di tutta la parte del Foro Italico che non costeggia il mare”
    Queste parole confermano ciò che avevamo sospettato e cioè che non esiste ancora un progetto di recupero della foce del fiume Oreto.
    “ Non daremo un inutile premio in denaro ma …. il premio consisterà nella progettazione definitiva ed esecutiva che permetterà all’opera di accedere ai finanziamenti per la costruzione».”
    Cioè i progettisti dovranno lavorare per la …gloria, nella speranza che poi si trovino i finanziamenti.
    Purtroppo il recupero della costa sud, dovrà tener conto del drastico taglio dei finanziamenti statali ( da 700 a…80 milioni).
    I tempi sono duri e alla mancanza di soldi si deve sopperire con la….. fantasia.
    Comunque, bisogna dare atto a questa amministrazione comunale di aver sbloccato, in qualche modo, una situazione da decenni immobile.
    Questa volta c’ è una data certa: entro il mese di giugno 2024 dovranno essere appaltati i lavori.
    Speriamo bene.

  3. Ardito

    Aumentare la portata automobilistica di via Messina Marine sembra essere l’unico vero motivo che giustifica un intervento “di riqualificazione” in quell’area.
    Questa città sta facendo passi da gigante. All’indietro. Noi ne parliamo qui, esercitando il nostro senso critico e civico. Sarebbe anche un grande esercizio di democrazia e civiltà quello espresso da una classe dirigente politica ed amministrativa capace di captare il sentimento cittadino e, magari qualche volta, capace di immaginare il miglior futuro.

  4. Normanno

    Questa citta sta facendo passi da gigante in avanti non indietro come sostieni tu a partire dal 1992 punto di minimo storico dal punto di vista civile e sociale della nostra città.Poi è chiaro che c’è ancora molto da fare nei servizi nel centro storico nella costa sud e nel tessuto sociale.
    Faciliterebbe il tutto una cittadinanza palermitana che invece di gettare l’immondizia per strada e fango metaforico sulla città contribuisse alla crescita spargendo senso civico, bellezza e idee progettuali fattibili.

  5. vicchio65

    Di progetti per l’Oreto ce ne sono tanti…troppi!
    Vincente ai “Luoghi del Cuore”, purtroppo i progetti ed i tentativi di ricorso a fondi di varia origine si sono sprecati. Se consideriamo solo dal 2019, esiste un progetto per la riqualificazione di tutto il parco, compreso la foce, poi stralciato nella parte foce per problemi burocratici sollevati dalla Regione (nonostante la presenza di un protocollo comune). Complicazione ulteriore è stato il mancato accordo con i Comuni di Altofonte e Monreale.
    Da quel giorno, il progetto si è diviso in due: del primo, il parco, se ne è persa traccia; del secondo, dopo una bocciatura da parte della Regione avvenuta a dicembre 2020, si è tentato di inserirla in diverse iniziative (ultima il PNRR) con esiti che sono, ad uno ad uno, falliti…
    Oggi sembra (e si spera) che almeno la parte terminale sia compresa nel progetto della Costa Sud (il rendering mi sembra analogo a quello del 2019). È un buon risultato, ma mi chiedo cosa sarà quel tratto di costa se non si è intervenuti (e non si interverrà) a monte, sugli scarichi ancora esistenti nella parte alta, sui prelevamenti di acqua abusivi, sul mancato intervento al Canale Boccadifalco.
    È una zona della città veramente spettacolare: in gioventù ho avuto la fortuna di poterlo vedere dalla finestra ed apprezzare la bellezza delle anse, del rumore del fiume quando era in piena, della vegetazione rigogliosa.
    Ma l’ho vista anche “evolvere” con case, ville, accessi, discariche…domandandomi come tutto ciò poteva accadere!!! È una zona comunque vincolata, ma sembra che nessuno veda niente…
    Temo purtroppo che ci siano tanti, troppi, “piccoli e grandi” interessi su quest’area…

  6. Intrepido

    @Normanno
    Professore mi perdoni, forse abbiamo punti di vista differenti.
    Tutte le città sono in continuo cambiamento, è quasi banale ribadirlo:
    In quanto agglomerati di uomini – che in esse vivono, lavorano, scambiano ed interagiscono – ed essendo l’uomo propenso a modificare l’ambiente in cui vive per poter trarne il maggior godimento, sarebbe consequenziale ritenere che il cambiamento vada in una certa direzione e nei tempi dettati dalle umane necessità.
    Mi rendo conto che detta così potrebbe apparire leggermente utopistica la faccenda. Sono cosciente e consapevole di quanto sia corruttibile l’animo umano e di conseguenza di quante variabili possono mettersi dì traverso nel cammino di una città che, a dir suo, dal 1992 sta facendo passi da gigante in avanti. Forse bisogna ripartire dal concetto di gigante.
    O forse aiuterebbe abbandonare la logica del riscatto sociale a tutti i costi e cominciare a pianificare il cambiamento con un approccio un po’ più pragmatico.

  7. Irexia

    @vicchio65
    L’aggiornamento da te fatto mi getta nello sconforto: quindi un accordo con i Comuni a monte è stato tentato ed è fallito? Ma come è possibile? Cioè come è giustificabile un tale spregio per il territorio ambientale?

    Sono pienamente d’accordo con te quando ti chiedi che senso possa avere, economico, sociale, ambientale, recuperare la costa quando in quelle acque si scaricano liquami organici… Questa estate è stato disposto il divieto di balneazione a Sferracavallo a causa della presenza di escherichia coli e batteri fecali in gran quantità proprio per la presenza di scarichi fognaria illegali!
    Ma si vogliono risolvere i problemi in questa città o si vuole soltanto spendere del denaro a matula, solo per tagliare i nastri tricolore delle inaugurazioni indossando la fascia anch’essa tricolore?!

  8. BELFAGOR

    CONTINUANO I LAVORI PER REALIZZARE LA PASSEGGIATA A MARE
    A dimostrazione che esistono due Palermo, continuano celermente , nel più assoluto disinteresse dell’ “opinione pubblica”, i lavori per la, così detta, passeggiata a mare che collegherà il Porticciolo di Sant’ Erasmo al Foro Italico.
    Cioè, si sta realizzando una piccola ma bella ( almeno speriamo) passeggiata a mare anche a Palermo e “l’ opinione pubblica” …non lo sà.
    Mentre una parte della città continua a sperare che entro giugno 2024 inizieranno i lavori per i 3-4 cantieri per il recupero della Costa sud, che a gennaio finalmente si inizierà la manutenzione, straordinaria e ordinaria, delle strade e dei marciapiedi della città, che al più presto finalmente si completeranno gli storici lavori del collettore fognario, che finalmente inizieranno i lavori per lo svincolo di Brancaccio, che finalmente venga riaperta via Matteo Bonello, ecc. ecc., in un’ altra parte della città si progettano, si appaltano e si realizzano opere pubbliche, senza clamori, promesse e chiacchere inutili.
    Forse mi sbaglio ma in nessun giornale, televisione, blog è comparsa questa notizia dei lavori della passeggiata di Sant ‘ Erasmo .
    Si vede che i “padroni dell’ informazione” e i loro referenti politici non gradiscano che si sappia che a Palermo c’ è gente che non si limita solo a promettere ma….. realizza senza grossi clamori, opere pubbliche .
    Meglio così.
    Ricordo che quando, dopo decenni di vergognose e inutili promesse, si iniziarono i lavori del recupero del porticciolo di Sant’ Erasmo, si scatenarono le polemiche da parte di varie associazione, legate a vari parti politiche, contro il progetto.
    Ambientalisti o pseudo tali, animalisti e fantomatiche associazioni e comitati , si scagliarono contro il recupero del porticciolo.
    Ma questa volta non riuscirono a bloccare i lavori.
    Si può discutere, giustamente, su certe scelte e su certi risultati ma rimane il fatto che fino del 2019 Sant Erasmo era un luogo degradato oggi è un luogo dove si svolgono anche interessanti attività culturali.
    Per decenni abbiamo dovuto combattere non solo contro la mafia , gli speculatori e i politici corrotti ma anche contro pseudo ambientalisti nemici di ogni novità.
    Purtroppo non servono solo piste ciclabili e tram ( che ancora sono solo a livello di promesse di questa classe dirigente).
    Se la città muore economicamente e culturalmente e i giovani migliori sono costretti ad emigrare a chi serviranno?
    Mistero !!!!
    Forse fa bene il Presidente Monti a lavorare senza chiacchere e clamori.
    Di “parolai” e di radical chic purtroppo c’ è ne sono già tanti.

  9. BELFAGOR

    APPROVATO IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL PORTICCIOLO DELLA BANDITA
    Il 14 dicembre è stato approvato dal Consiglio comunale il progetto di riqualificazione del porticciolo della Bandita: dopo il parco a mare allo Sperone, anche tale progetto ottiene il via libera dal Consiglio comunale di Palermo.
    IL’opera – finanziata con 15,8 milioni circa del Pnrr – prevede la costruzione, oltre la bonifica e riqualificazione dell’area, un di un porticciolo con circa 90 posti barca, una piscina per allenamenti per atleti , una piscina ricreativa, un punto ristoro, il corpo servizi piscina, il corpo servizi porto e un giardino pubblico con piantumazione di alberi ed essenze .
    E’ interessante notare che in Consiglio comunale tale progetto è passato quasi all’ unanimità con l’astensione delle opposizioni.
    Forse i nostri consiglieri si sono resi conto che c’ era il rischio che tali fondi avrebbe potuto essere persi se non si fosse approvato subito la delibera.
    Tale delibera, immediatamente esecutiva, consentirà al commissario Zes, Carlo Amenta, di portare avanti la gara per l’aggiudicazione dei lavori.
    Tra i tanti commenti positivi su tale progetto, alcuni francamente poco credibili, che punta a recuperare un’area degradata in seguito alla speculazione edilizia degli anni ’70 e ’80 e al mal governo di questi ultimi 30 anni, vogliamo sottolineare quello del consigliere Pasquale Terrani : “E’ una giornata da ricordare. Per Palermo che ha aspettato mezzo secolo e per me, che vedo finalmente, dopo trent’anni di lotte la realizzazione di quello che sembrava un sogno impossibile e che presto sarà realtà”.
    Soddisfatto anche il presidente della II circoscrizione
    “Non posso che essere contento e soddisfatto per il lavoro che sta portando avanti il consiglio comunale e tutta l’amministrazione per quanto riguarda i progetti del Pnrr. L’approvazione del secondo progetto della Costa sud, che riguarda la zona Bandita, è una bella notizia. Tutto sta procedendo per il verso giusto e non si sta perdendo neanche un centesimo per la riqualificazione della Costa sud che ha un interesse cittadino e non solo di noi residenti”.
    Rimangono altri due progetti da approvare, forse i più significativi : il parco Libero Grassi e il recupero e la valorizzazione della foce dell’ Oreto.
    Riuscirà il Consiglio comunale ad approvarli entro la fine dell’ anno?
    Speriamo bene.

  10. Irexia

    @Belfagor
    Avevo letto ieri l’articolo che citi, e la cosa che non mi convince per niente è la previsione di una piscina per allenamenti per atleti, una piscina ricreativa, il corpo servizi piscina; praticamente la privatizzazione del lungomare. Se l’obiettivo è recuperare il fronte a mare e la libera fruizione del mare, che senso ha costruire 2 vasche d’acqua dolce e cloro, il cui accesso non sarà ovviamente libero, ma a pagamento (quella per atleti, poi, immagino sarà consentita a chi iscritto ad un club o ad un gruppo sportivo e tesserato)? Se ben ricordo anche alla cala c’è una piscina il cui accesso è consentito agli iscritti…

  11. Gionatan53

    A proposito di Parco a mare a nessun amministratore è venuto in mente che circa 40 padri di famiglia che lavorano in queste concessioni ora saranno a spasso? Alla faccia della volontà di creare nuovi posti di lavoro. Personalmente a 71 anni , titolare di azienda storica in via messina marine , mi vedo sfrattato e con me i miei dipendenti senza avere una possibile alternativa.
    Perchè invece di buttarci a mare non si elabora il vecchio piano SAIPEM con la strada separata? Ed in ogni caso se si ci dovesse opporre e non far completare i lavori entro il 30 giugno chi ci rimette?

  12. vicchio65

    Caro @Gionatan53,
    anzitutto, indipendentemente dai titoli, mi dispiace sempre quando un’azienda storica come dici debba chiudere.
    Non comprendo quando parla di “concessioni”, in quanto (non ho dubbi im proposito) se ci sono concessioni in corso risultano garantite o comunque “compensate” per legge.
    Diverso, ma spero non sia il suo caso, se stiamo parlando di “situazioni di fatto” che ovviamente non possono essere tutelate per legge (e anche qui sul sito ci sono stati diversi interventi, come si dice “bipartisan”, sulla non possibilità di tollerare queste situazioni.

    Immaginando di rientrare nella prima ipotesi, voglio pensare (e spero tanto sia stato fatto) che siano state proposte alternative alla dislocazione delle attività in luoghi vicini che, a fronte del rinnovato interesse verso la zona, potrebbero anzi essere più produttive.

    I cambiamenti non sono sempre deleteri, anzi…ricordo sempre i “grandi imprenditori” siciliani che si opposero alla chiusura del centro storico, fallendo miseramente e lasciando il passo alle catene o peggio ai bazar.

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